
La storia degli spostamenti nel Mediterraneo antico è stata a lungo limitata a quella degli esseri umani e inserita nel contesto di ambienti antropici, a scapito degli spostamenti degli animali. L'ascesa degli studi sugli animali porta ora alla loro piena integrazione in questa storia che è anche parte di quella degli ambienti e delle società che li abitano. Durante il I millennio a.C. a.C., le specie diminuirono sotto la pressione umana (leoni, elefanti) o addirittura scomparvero; altri arrivarono da mondi lontani, come il pavone o lo zebù, talvolta introdotti dagli uomini indipendentemente dalla loro volontà. Lo spostamento delle mandrie diede origine all'allevamento del bestiame. Specie selvatiche sono migrate spontaneamente, come le locuste. Gli animali si rivelano così soggetti e oggetti della storia della fauna mediterranea. È questa varietà di circolazioni animali e il modo in cui esse riconfigurano la distribuzione geografica delle specie nello spazio mediterraneo che questo libro studia, proponendo la prima zoogeografia storica del Mediterraneo antico.
Venerdì 11 Aprile 2025, h. 9,30 Aula di Archeologia – Museo dell’Arte Classica
Programma
Saluti Istituzionali
Francesca Romana Stasolla, Direttrice del Dipartimento di Scienze dell’Antichità
Marco Mancini, Direttore del Dipartimento di Lettere e Culture moderne
Maria Teresa D'Alessio, Coordinatrice della Scuola di Dottorato in Archeologia
Audrey Bertrand, Direttrice di Studi della Sezione "Antichità" dell’École Française de Rome
Interventi di:
Bruno D'Andrea, Universidad Carlos III de Madrid & Christophe Chandezon, Université Paul-Valéry Montpellier III
Pietro Li Causi, Università degli Studi di Siena
Maria Cristina Biella, Sapienza Università di Roma
Claudia Minniti, Sapienza Università di Roma
Michel Gras, Accademia Nazionale dei Lincei